Ad occhi chiusi, passione itinerante

Spettacolo teatrale

di Chiara Santoni

L’appuntamento è di fronte al bar che ci hanno indicato in zona piazzale flaminio. “Assolutamente puntuali!”, di più non è stato detto. Quel che segue, è una delle esperienze teatrali più interessanti e stimolanti che si può avere la fortuna di trovare nella capitale ancora per pochi giorni.

Tratto dall’omonimo romanzo di Gianrico Carofiglio, “Ad occhi chiusi”, è uno spettacolo ideato e diretto da Carlo Fineschi che, in un plausibile e assolutamente ben riuscito tentativo di proiettare la scena, fuori dalle quattro mura dei polverosi teatri contemporanei, innova e contestualizza la pièce prodotta da “L’Albatro” in cooproduzione con il MAXXI, letteralmente abbattendo tutti i muri che esistono tra palco e spettatore. Continua a leggere →

CoroMoro, le Alpi e l’Africa mai così vicine

Coro Moro

di Sara Dellabella

Cantano “La montanara” in dialetto piemontese, ma sono africani. Da poco più di un anno girano il Piemonte ed il nord Italia e tra circa un mese uscirà il primo cd. Loro sono “CoroMoro”, sette africani richiedenti asilo che grazie all’intuizione di Luca Baraldo e Laura Castelli, oggi sono un vero e proprio fenomeno sociale. Sono decine gli articoli che parlano di loro e quest’estate hanno già molte date fissate per far capire alla gente come i canti tradizionali, abbandonati dai giovani, siano invece capaci di unire chi è anni luce lontano dalle nostre Alpi innevate.

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One Chapter a Week – 7 canzoni per 7 giorni (1×01)

“One Chapter a Week”  non è una classifica, è la nostra dieta musicale (all’ingrasso). Brani famosi e brani sconosciuti, artisti sulla cresta dell’onda e nuovi nomi pescati dai meandri del web, 7 canzoni per 7 giorni per ricordarsi di ascoltare sempre e comunque Musica, il più possibile, qualunque essa sia. Da oggi, tutte le settimane, qui su 2bePOP.

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Canzoni nuove ne abbiamo? La top 5 da far sentire a una persona a cui vuoi bene

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di Don Diegoh (Diego Le Chiara)

Lo ammetto. Ho un debole per la musica triste. Quella che ti arriva dritta in faccia, ti leva il trucco e ti dice “Guarda che tu stai così!”. Quella che ti ‘convince’ di essere preda di una sensazione. E’ un effetto, nel contempo, piacevole e doloroso. E, forse, quando una canzone ti fa provare entrambe le cose, può aspirare ad arrivare a tanta gente (non è, forse, questo ‘arrivare’ una delle declinazioni del concetto di “ToBePop”?

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Calabria soul kitchen: nonna Pina era una surfer

Calabria, voce del verbo andar via per cercare opportunità migliori.

Vocali aspirate, il brigante incompreso, tonnellate di cocaina, rifiuti tossici, il dissesto idrogeologico, la SA-RC, il rapporto SVIMEZ. Ma anche una grande varietà agroalimentare, un numero di DOP e di Presidi Slow Food crescenti, una produzione vitivinicola che di anno in anno si innalza in quantità e qualità, tre università che sfornano alta specializzazione, l’ICT a Cosenza, il Biomedicale a Catanzaro, Architettura a Reggio.

Dalla Calabria si continua ad andar via, ma ogni tanto si torna. Continua a leggere →

“Una bella vita”: parole e poesia del lato luminoso del baffo

Spral_portrait«Sai che ti dico combà? Che abbiamo avuto una bella vita. Ho perso treni, ho sbagliato cose, ma sono contento anche di quelle». Anche nel congedarsi dal mondo, dal silenzio della sua stanza in quello che è stato il suo ultimo eremo a pochi passi da Piramide, a Roma, Stefano Cuzzocrea ha dato a me e a tutti noi una lezione eterna.
Mi guardava fisso negli occhi, e mentre parlava tendeva con fatica la sua mano sulla mia spalla. Non erano, quelle, le parole stanche e rassegnate di chi sa di avere perso anche l’ultima chance, ma piuttosto la consapevole presa di coscienza di un uomo che al mondo ha dato moltissimo e ha ricevuto altrettanto.

Partecipazione, passione, energia. Amore. Stefano era questo e molto altro. Continua a leggere →

La musica spacca, Stefanù

Luca Bussoletti

di Luca “parè” Bussoletti

“Parè, mi sa che a sto giro spacchi”. Lo avevi detto tu, Stefanù, dopo aver ascoltato molto prima degli altri,“Pop Therapy”. E poi l’album è entrato in classifica e un anno dopo sono ancora in giro a suonarlo. Continua a leggere →

La nostalgia fa schifo

Cuzzo by Fabio GaudioLa nostalgia fa schifo. La parola “Nostalgia” è una parola buona per il titolo di una canzone, come Pusha T e Kendrick Lamar, ma “fare” nostalgia non fa proprio per noi. Poi se la nostalgia è riferita a qualcosa di vicino nel tempo, il concetto peggiora. Mio padre si arrabbierebbe. Mi fa la ramanzina ogni volta che uso la parola “schifo”. Si arrabbia molto e io ho quasi 37 anni. Mio padre si arrabbia a sentire la parola “schifo” e poi un secondo dopo dice “cazzo”! Il che non fa ridere, ma fa pensare il fatto che mio padre fa parte di quella generazione che dice le parolacce ma non ha mai bestemmiato.

Stefano aveva capito il segreto del grande amore, dare attenzione ed empatia instillando sempre, però, un po’ di velenosa verità: “Sei stupenda! Sei bellissima! Molto intelligente! Mi fai ridere tanto… l’unica cosa dovresti perdere un paio di chili”. Continua a leggere →

♫ – Polychrome “Beyond The Border EP”

beyond_the_border_cover“Polychrome è uno di noi”, ma non è un coro da stadio. Continua a leggere →

“Fronte del palco… Mentre il tempo scorre”

Cato GuitarPrologoAlTempoChePassa

Ho cominciato ad appassionarmi di musica in età preadolescenziale, e quando si ha quell’età non si va per il sottile: i tuoi ascolti sono guidati solo dall’istinto. In poche parole ascolti solo quello che ti piace e basta, ed è facile innamorarsi di quei cantanti o musicisti che, nonostante l’esperienza e i cambiamenti della vita, ti porterai sempre appresso.

Nel 1984 il mio innamoramento musicale si chiamava Vasco Rossi. Ovviamente crescendo succedono tante cose, e i miei interessi musicali si sono trasformati da pura passione in lavoro appassionato.

Ma andiamo con ordine, che il tempo è una cosa seria. Continua a leggere →