Identity: Maggie LoveTrance
di Serena Belcastro - 8 luglio 2013
Testo e foto di Serena Belcastro
Megan Kaviglia Stoianova, fiorentina di madre bulgara e papà italo americano, meglio conosciuta come Maggie Pie (per gli affezionati di Myspace) e più recentemente come LoveTrance (su Facebook) è una veterana dei social network e degli autoscatti nonchè antesignana di fashion blogger oramai fotocopia e sedicenti it girl usa e getta. Lei, infatti, pubblicava già suggestivi album di foto di viaggi intercontinentali e invidiabili incontri, mentre bionde blogger da un milione di follower indossavano le hogan mangiando insalata.
Dj per la serata TAPE_Club e creativa per un marchio di accessori di lusso, fa del suo eclettismo la sua cifra stilistica discostandosi fermamente da qualsiasi catalogazione. Come un’eroina contemporanea, è facile immaginarla a proprio agio in qualsiasi epoca cavalcandone lo zeitgeist senza ricadere in nessuna categoria di sorta.
Incontrandola nel medievale centro storico di Foligno in occasione del Dancity festival, tra live e dj set di divinità techno e sovrani bass, è ancora più evidente quanto lo spirito di Megan sia trasversale e capace di indossare con disarmante naturalezza ognuna delle proprie vesti.
È un piacere aspettare di incontrarci dopo anni senza sapere verso quale sfumatura vireranno esattamente i suoi capelli e quale stile avrà scelto per l’occasione.
La creatività multiculturale di Maggie è velata da un gusto per il macabro che trova libero sfogo nella musica, con i dj set per TAPE_Club, di cui è fondatrice insieme a Francesco Lippini (GIVDA), e si riflette sulla propria immagine quotidianamente. Gioca con il suo aspetto ed è capace di infinite combinazioni diverse tra abiti e accessori, generando un caos apparente che si traduce invece in armonioso equilibrio affine alla grazia fuori dagli schemi di uno street style giapponese.
Chiacchierando è stato inevitabile finire a discutere degli ultimi anni passati senza comunicare via myspace o msn, di come si siano involuti i rapporti e di come le amicizie di quegli anni, l’espressione di interessi comuni e affinità visive siano divenute mere vetrine sfavillanti, spesso prive di sostanza. Questi discorsi mi hanno riportata indietro con nostalgia e mi hanno ricordato che, nonostante tutto, l’essenza di alcune persone pur in costante evoluzione, è tutt’altro che mutevole e si esprime attraverso tante facce di un’unica iconica identità.
Moodboard