DYD, nostalgia del futuro anteriore

dydScenario postindustriale. Periferia. Contorni di un centro che è ancora maestosa testimonianza di fasti europei passati. Odore di kebab. Sobborghi della stazione centrale. Loro il treno per la contemporaneità non hanno affatto intenzione di perderlo. Questa volta meno che mai. I DYD vivono qui Continua a leggere →

Populous, il mal d’Africa e un po’ di altri virus contemporanei

populous2Era un ragazzo prodigio. Appena ventenne incideva per la tedesca Morr Music. Era approdato lì con una email, quando internet era un protocollo e non la parte predominante delle nostre giornate. Un precursore? Semplicemente un ragazzetto libero ed estroso al punto giusto Continua a leggere →

Go Dugong live al Macro (Roma) alla ricerca di Toni Manero

godugongMa Toni Manero Baleari? In quel rituale febbrile del sabato sera continuano a crearsi fraintendimenti. Persi nel ghiaccio e limone, con l’ausilio di qualche cannuccia, è facile smarrire la club-culture e scambiare il gin con l’acqua tonica Continua a leggere →

Jungle live a Milano: ecco il report

jungle2Di cazzate se ne sentono tante. La prima, dopo gli inconvenienti tecnici al C2C, è che i Jungle siano una fregatura. Niente di più sbagliato. Ma procediamo per ordine. La seconda fesseria è descrivere la band come intenta a seguire il trend lanciato da James Blake. Insomma, per questi e altri 5 motivi non aver visto il loro live al Magnolia di Milano è uno di quei peccati da confessare al mondo o almeno ad un prete, dipende dai credo Continua a leggere →

Mr. Scruff: ben 5 ore di set tra audio e video questo venerdì…


Mr.ScruffSi tratta di baricentri. Il primo è tra futuro e nostalgia e si lega alle traiettorie ritmiche di una label di culto battezzata Ninja Tune. Ma il vero punto di equilibrio è l’ospite d’eccezione della serata Futureground  & Voyage in programma per il prossimo venerdì 28 novembre, ovvero il dj e producer chiamato Mr. Scruff Continua a leggere →

C’è Dean Blunt in Italia, wow!

dean blunt2Nella mappa della scena elettronica più distopica e alternativa, mr Dean Blunt c’è entrato nel 2009, alla sua maniera: con una identità fittizia e aleatoria, utilizzando pratiche comunicative al limite del situazionismo fuori-tempo-massimo, posando per ambigui ritratti costantemente avvolto in nugoli di fumo che neanche il filtro ‘blur’ di Photoshop sparato al 100%. Assieme alla fida sodale Inga Copeland ha dato vita ad un progetto che è più facile definire come un arcano; uno di quelli sui quali Jodorowsky teorizzerebbe per ore intere Continua a leggere →

Subsonica @ Palalottomatica (Roma)

sub2Le dimensioni sono importanti? Quello dei Subsonica potrebbe essere scambiato per un concerto frequentato da femmine con le all stars, dunque qualcuna potrebbe dire che contano eccome, senza capirci un cazzo, e del resto la maggior parte di loro non sa chi sia Chuck Taylor. La verità è che si tratta di una grande band e anche cazzuta Continua a leggere →

Loop Luna: le donne, l’islam, le mafie, i pregiudizi e una Milano terrona

loopÈ il Messico? Nel nuovo videoclip di Loop Luna ci sono quelle Anime nere che stanno magistralmente conquistando il grande schermo. Eppure, guadandolo, non sembra di vederci la Calabria ma qui miti gangstar cari al rap americano. Un assurdo o un modo per ribadire che ogni mondo è paese? Quel che conta è che Loop Luna abbia deciso di accorciare le distanze tra Paese etico e Paese reale ponendosi degli interrogativi Continua a leggere →

Outdoor: nuove architetture un’arte urbana da ribattezzare

outdoorCe l’ha fatta. L’arte urbana ha ormai raggiunto uno status adulto ed entra dalla porta principale nei musei istituzionali anche in Italia. Parte dal MAXXI infatti la quinta edizione di Outodoor, festival dedicato all’aerosol art, in scena a Roma da ben 5 autunni consecutivi, grazie all’ingegno e alla perseveranza di Nu Factory Continua a leggere →

Kento: il rap non va più di moda?

voodoobrothesIl rap non va più di moda. Ok, c’è Emis Killa che ha in mano uno dei salotti più importanti della televisione italiana. Sì, ci sono i Club Dogo in classifica, e non sono i soli anzi. Ma per uno cresciuto a suon di hip hop impegnato, negli anni 90, questo nuovo boom non ha troppo senso. Prima, però, di parlare di evoluzione o involuzione, è giusto concentrarsi sulle differenze. Kento ad esempio è un buon punto di continuità col passato e di rottura col presente, eppure, parlando con lui, si percepisce che ha ben chiaro in che direzione si possa intravedere il futuro.  Lui è differente Continua a leggere →