Diario di un Tano, lettere dal Sudamerica (# 8)

claudioHo abbandonato di corsa la casa di Floresta per trasferirmi in un quartiere più bello, movimentato, vivo e centrale. Si chiama Almagro, è una delle zone più tanghere della città e ci sono tanti bar e una terrazza da cui scrivo Continua a leggere →

L come limiti

gianluca vittorioCosa cazzo vi tweettate tutto il giorno, chi cazzo vi credete di essere? Continua a leggere →

Io, Nau, gli alieni, il cyborg e “Forward”

Photo Shooting @My-Loft.it MilanoChe nervi. Se c’è qualcosa che riesce a frustrare chiunque  ami la musica quella è il jazz. Il jazz frustra chiunque tranne chi lo suona. Chi lo suona si libera, anzi è libero. I jazzisti, quelli bravi e non in cartacarbone, hanno un arto in più: un braccio a forma di contrabbasso, una mano-sax, cose così. Talvolta hanno 88 dita delle mani Continua a leggere →

Primavera in ritardo

primavera in ritardoIl titolo è salvo. La borsa non c’entra. Del resto le spa sono roba da ricchi, continuando a citare gli 80, o da omosessuali e signorine, tornando invece sugli zero in assoluto, e noi sia di revival che di apparenze ne abbiamo fatto indigestione Continua a leggere →

I fantasmi del sabato sera (Non mischiare mai la Tequila con la Vodka!)

sabato seraOstinarsi ad uscire il sabato sera è po’ come essere Julian Ross, lo sai che uscendo dagli spogliatoi per entrare in campo ad aspettarti c’è la morte Continua a leggere →

miodio

miodioNothing is true; everything is permitted (Hassan I Sabbah) Continua a leggere →

Italia latina: questa versione non è da tradurre

italia-latinaAi detrattori della musica latina, o a chi la associa solo ai club di provincia pieni di papponi e vecchietti assoldati dalle scuole di ballo, un festival dedicato al sound dei caraibi può suscitare scherno o, nella migliore delle ipotesi, indifferenza Continua a leggere →

Il secondo volume di Mixology

mixologyIl moto è circolare. Che si creda al karma, al vortice della passione o al vinile come disco volante e non come cimelio hipster, per noi, insomma, il viaggio continua Continua a leggere →

I come Il Grillo Parlante

Grillo ParlanteOgni abbecedario che si rispetti deve contenere un personaggio collodiano, e, fuor di metafora politica, il mio prescelto è Il Grillo Parlante, con l’articolo determinativo maiuscolo: la voce della coscienza, la saggezza, non quella di Guzzanti che rifaceva Dalla Porta, ma la conoscenza vera e profonda della vita, che fa tesoro di errori e mete raggiunte e conduce, si spera, l’ agire umano
Continua a leggere →