Ma perché Ruvio a Sanremo no?

di 2bePOP - 14 febbraio 2013

alessandro_ruvio

I tempi cambiano. Sì, cambiano molto, tant’è che chi una volta sognava di essere Paul Mc.Cartney ora vorrebbe essere Dario Brunori. A primo acchito sembrerebbe così e invece Alessandro Ruvio indossa le giacchette vintage da quando il Dario nazionale era ancora un fottuto metallaro. Il suo animo nostalgico lo ha portato infatti fino a Domenica In e a Raccomandati insieme ai suoi Rubber Soul, sapiente cover band dei Beatles con oltre 300 concerti sul groppone.

Non gli bastava. Dunque ha formato anche un terzetto chiamato I Tulipani, gruppo dedito al beat italiano e straniero, portato avanti con membri dei Camera 237 e dei Miss  Fraulein. Ma sempre di cover si trattva, così eccolo, sempre ancorato al passato, in modalità retromania, con un album nuovo di pacca e bello gonfio di inediti.

Complice il febbrile morbo della dottrina teletrasmessa da Morgan, al quale quasi nessuno è ormai immune, si spinge verso il cantautorato retrò. Ovviamente ad andare a Sanremo non ci tenta per niente: il festival è troppo ancorato alla vecchia logica delle clientele per accogliere nuovi talenti non devoti alla Nina o alla Santa Maria DeFilippi; dunque ad Alessandro non rimane che la pinta. Si ubriaca di amore e dà libero sfogo alle sue pulsioni, ad una passione viscerale per gli anni 60 che interpreta questa volta in un’altra maniera ancora.

Ma tranquilli: non è malato di nostalgia, anzi si tratta di una giovane canaglia. Quando lascia la chitarra a casa, prima del prossimo falò a base di melone (o meridionalmente zipangulo) e birra nazionalpopolare, veste i panni dell’ ricercatore al dipartimento di ingegneria astronautica, elettrica ed energetica  dell’ università “La Sapienza di Roma”. 

Un ingegnere pianista, direbbe Clara Calamai in una vecchia pellicola di Dario Argento. Ed in effetti le strofe di Ruvio sono profondamente rosse di passione. Altrimenti perché inseguire un sogno e le donne se la vita è una puttana?

Voi guardatevi il suo primo videoclip, mentre io seguo Sanremo e cerco il perché non lo abbiano invitato; insomma mentre voi vi deliziate io continuerò a vomitare rancore, aspettando le elezioni per mettere una X olografa, come se non avessi studiato. D’altronde se ogni quattro anni ci slegano un motivo ci sarà, maybe…

Stefano Cuzzocrea