E riecco James Blake con un nuovo album

di 2bePOP - 8 febbraio 2013

 

jamesBlakeC’avessero avvertito in tempo, almeno. Avremmo certamente risparmiato sudore e paranoie, e mi sarei trovato a casa con una confezione in più di Maalox, che col meteo ballerino di questi giorni avrebbe fatto comodo più del dovuto. Invece, quella che è iniziata il sabato notte pare essere fin qui la settimana dell’eterno (wel)come back. E così come erano spuntati in quelle maledette ore di refresh e veglia lì, i My Bloody Valentine dopo 22 anni di inedito letargo, ieri pomeriggio, dal nulla, il ragazzo James Blake ha preso ed ha lanciato dalla sua pagina Facebook una di quelle notizie (bomba) al vetriolo che avrà frantumato più di qualche coronaria.

E sì che c’era da aspettarselo, dopo l’annuncio in lineup di Coachella e Primavera. Ma qui la sostanza in gioco è ben più di un semplice sophomore album, come amano dire i fighi inglesi. C’è in ballo credibilità e importanza di un producer che, melassa o meno, è riuscito a cogliere all’esordio e in un colpo solo lo zeitgeist del pop.

“My new album ‘Overgrown’ will be released 8th April 2013. Tune into BBC R1 this evening at 7:30pm to hear “Retrograde” – the first song from the new album. More info to follow soon”.

E “Retrograde”, come da copione, in serata fu. Zane Lowe a selectare dal banco regia di BBC Radio 1, lo stesso che lo aveva incoronato con “Limit to your love” Hottest Record In The World. È un pezzo alla Blake, quello dove mette l’anima supersoul dentro questo beat minimale, un handclapping, un piano, i synth che arrivano a metà a spezzare tutto e trasportare questo canto del cigno fuori dalle finestre affacciate sopra i cieli grigi d’una città qualunque. Lei è andata via, Lui ne parla al passato, poi torna a sperarci, ma rimane lì col fiato sospeso, non sa, tira l’ultimo respiro e il pezzo finisce.

Tre minuti per te posson bastare? No, di certo, soprattutto se poi la cifra stilistica del buon James pare muoversi sempre sulle stesse linee del passato. E da uno come lui, che avevamo conosciuto personaggio fuori dalle idee prescritte, non c’eravamo abituati. Ma c’è tutto ancora un capitolo da farci leggere rimasto in bianco. E noi in fondo ai bei finali siamo sempre stati affezionati.

Marcello Farno