Maldestro, note napoletane. – video intervista

“Maldestro” dalla musica al teatro il talento di un giovane trentenne accende i riflettori su un nuovo panorama musicale Partenopeo. Un cantautore vero che continua a far parlare di se. Cresciuto a Scampia e figlio di un boss di camorra in prigione, è la prova vivente che la musica spesso può salvarti la vita. Da quando la sua mamma portò un pianoforte in casa, “ero solo un bambino di nove anni, e la musica mi ha preso per i capelli”. Così si racconta ed è con questo spirito che continua il suo tour per tutta Italia in attesa del nuovo album che ascolteremo il prossimo autunno. Lo abbiamo incontrato all’auditorium parco della musica di Roma. Maldestro e la sua band, aprono il concerto di James Senese regalando al pubblico circa venti minuti di poesia che diventa musica. Voce che lascia il segno e una presenza scenica discreta perché il palco viene lasciato alla musica. All’essenziale. Alla voglia di raccontare.