♫ – Demonology
di 2bePOP - 7 ottobre 2015
Demonology, è il nuovo progetto di Max Casacci & Ninja dei Subsonica, nato come “dj set di tracce originali e selezioni che spezzano le catene dei generi fino ad evocare, liberandola, l’oscura entità del groove”. Per la nostra redazione, è qualcosa che non ci aspettavamo, che ci è piombato addosso mentre ci godevamo l’estate: “le due anime irrequiete, sotterranee e pulsanti dei Subsonica dietro la consolle a deflagrare groove, spazzando via ogni confine tra generi musicali. In un dj set di purificazione”.
Ed anche noi, dopo aver scambiato quattro chiacchiere con loro, ci siamo purificati l’anima.
1 – Sul finire dell’estate, la nostra redazione è esplosa al ritmo di “Funeral Party”, il vostro nuovo singolo fuori per Elastica Records. Com’è nata la collaborazione con una delle etichette indipendenti più forti in campo bass music?
NINJA: Abbiamo sempre avuto grande rispetto e interesse per il lavoro di Elastica in questi anni oltre che molta stima per gli artisti che ha coinvolto. Ci siamo spesso incrociati nei live e da parecchio una collaborazione era nell’aria. Alberto è stata la prima persona che abbiamo contattato e sono bastate poche battute per dare il via al progetto.
2 – Demonology, nasce un pò come spin-off dei Subsonica e di altre esperienze passate. Qual’è il DNA della vostra creatura?
MAX: Il nome “demonology” indica, in tutta la sua caricaturalità, un approccio “scientifico” alla materia più oscura, pulsionale e irrazionale che esista. AIlo stesso modo il dna stilistico del progetto si esprime (soprattutto con le tracce più nuove) in una relazione quasi matematica con il groove: ritmi prevalentemente dispari, innesti tra generi differenti, modificazioni genetiche di archetipi della dance culture. Giocare esteticamente con religione, superstizione, credenze occulte, serve a ricreare un perimetro si sacralità intorno all’espressione umana più intensa che esista: la musica. Altrove svilita, addomesticata, ridotta a edulcorato rumore di fondo. Nel dancefloor il rapporto con la musica può ancora essere vissuto in tutta la sua gioiosa, fisica e spirituale pienezza.
3 – A cosa vi ispirate quando siete in fase Demonology?
MAX: Per noi che viviamo quasi sempre a contatto con il mondo delle canzoni, la relazione con il suono elettronico è ancora più stimolante, perché permette una traduzione immediata di stimoli soprattutto extramusicali. Le architetture, l’estetica e il rumore delle città, l’arte visiva. Ci sembra tutto molto più libero, diretto, senza troppe mediazioni.
4 – Il singolo, Funeral Party, è (se ci consentite) una specie di “puntata zero” del vostro progetto. Cos’è che avete in mente?
NINJA: È certamente solo il primo episodio di una serie di produzioni che stiamo mettendo a fuoco in queste settimane. Ci piacerebbe misurarci con un’uscita più consistente nel 2016. E la sfida è proprio quella di creare un contenuto unitario partendo da suggestioni elettroniche anche molto distanti fra loro.